Trapianto nelle donne: quando è indicato e cosa bisogna sapere

Scritto il 03/07/2025
da Andrea Lazzarin - Next Hair


La perdita di capelli nelle donne è una condizione molto più comune di quanto si pensi, ma ancora oggi viene sottovalutata. Non si tratta soltanto di un problema estetico: per una donna, i capelli sono spesso sinonimo di femminilità, identità e sicurezza personale. Quando iniziano a diradarsi, l’impatto psicologico può essere profondo, generando disagio, frustrazione e perdita di autostima.

Molte donne si rivolgono al trapianto di capelli come soluzione definitiva, ma non tutte sono realmente idonee all’intervento. Prima di pianificare un trapianto, è indispensabile una diagnosi accurata, che identifichi le cause della perdita e verifichi la stabilità della zona donatrice.

👉 Per un approfondimento utile: su Altre forme di alopecia, perché non tutte le cadute di capelli femminili sono legate ad androgeni e non tutte sono candidabili al trapianto.


Le principali cause mediche dell’alopecia femminile

A differenza dell’uomo, in cui la calvizie è quasi sempre androgenetica nella donna la perdita può derivare da molteplici fattori:

  1. Alopecia androgenetica femminile (FPHL)
    La forma più comune: diradamento diffuso nella zona centrale, con hairline spesso conservata.

  2. Sbalzi ormonali e menopausa
    La caduta degli estrogeni, insieme al nuovo equilibrio con gli androgeni, può accelerare il diradamento.

  3. Disfunzioni tiroidee
    Ipertiroidismo e ipotiroidismo alterano il ciclo del capello, provocando effluvi o miniaturizzazione.

  4. Carenze nutrizionali
    Ferro, vitamina D, zinco, biotina: micronutrienti fondamentali per la fase anagen come Integratori per capelli.

  5. Farmaci e terapie sistemiche
    Chemioterapici, anticoncezionali, antidepressivi, anticoagulanti possono causare cadute temporanee o permanenti.

  6. Stress psicofisico e telogen effluvium cronico
    Lo stress cronico altera i cicli follicolari e provoca cadute abbondanti 

  7. Alopecie cicatriziali
    Patologie autoimmuni come FFA, lupus discoide e lichen planopilaris portano alla perdita permanente dei follicoli .


Quando è possibile eseguire un trapianto

Una donna è candidata ideale al trapianto se presenta:

  • Pattern localizzato o stabilizzato (es. diradamento sulla riga centrale o sulla hairline).

  • Zona donatrice densa e integra, priva di miniaturizzazione.

  • Assenza di malattie dermatologiche o sistemiche attive.

  • Aspettative realistiche, con consapevolezza dei limiti biologici dell’intervento.

Le pazienti più idonee sono:

  • donne con alopecia androgenetica femminile in fase iniziale o intermedia;

  • donne con esiti cicatriziali localizzati (trauma, ustioni, chirurgia);

  • casi di alopecia da trazione o epilazione cronica;

  • pazienti che desiderano ridisegnare attaccatura o tempie.


Quando il trapianto è sconsigliato

Il trapianto non è raccomandato in presenza di:

  • diradamento diffuso su tutto lo scalpo (Ludwig III);

  • miniaturizzazione evidente nella zona donatrice;

  • patologie autoimmuni attive;

  • disturbi psichiatrici come la tricotillomania in fase non trattata;

  • assenza di diagnosi chiara o stabilità clinica.

In questi casi si preferisce una gestione medica, tricologica e farmacologica fino a stabilizzazione 

Tecnica chirurgica: FUE parziale + DHI a capello lungo

Il trapianto nelle donne deve essere discreto e rispettoso dell’estetica. Per questo si adottano approcci mirati:

  • Estrazione FUE parziale: si rade solo una piccola zona occipitale nascosta tra i capelli lunghi, così da preservare l’estetica immediata.

  • Impianto con tecnica DHI a capello lungo: grazie al Choì implanter pen, gli innesti vengono inseriti senza accorciare i capelli riceventi, mantenendo un look naturale anche subito dopo l’intervento.

Questa combinazione consente:

  • recupero rapido,

  • posizionamento estremamente preciso,

  • riduzione dell’impatto psicologico post-operatorio.

👉 Per un approfondimento: Differenza tra FUE e DHI.


Trattamenti complementari

Per ottimizzare i risultati e proteggere i capelli non trapiantati, si associano:

Un follow-up regolare permette di monitorare l’evoluzione e prevenire peggioramenti.


Risultati e aspettative realistiche

Nelle donne, l’obiettivo del trapianto non è ricreare una chioma fittissima, ma aumentare la densità percepita e migliorare la linea frontale o la riga centrale.
Anche un miglioramento del 30–40% della densità può cambiare radicalmente l’impatto estetico e psicologico della paziente.

👉 Per approfondire il tema delle aspettative: Cosa aspettarsi dopo un trapianto: ricrescita, tempi e sensazioni normali.


Conclusione

Il trapianto di capelli nelle donne è una procedura specialistica, indicata solo in casi selezionati e con protocolli personalizzati. La chiave del successo è comprendere le cause della perdita, selezionare accuratamente le candidate e applicare tecniche chirurgiche delicate e rispettose della morfologia femminile.


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