Non tutti i pazienti sono candidati ideali per la tecnica DHI. In particolare, nei casi di alopecia androgenetica è fondamentale valutare con attenzione le caratteristiche individuali, affinché questa metodica possa esprimere al meglio il suo potenziale di naturalezza e densità. La selezione attenta rappresenta un passaggio cruciale per garantire non solo un buon risultato estetico, ma anche la sicurezza clinica e la soddisfazione del paziente.
👉 Per approfondimenti leggere anche: Classificazione scala di Norwood e Gestione delle unità follicolari nella fase operatoria
Caratteristiche ideali:
-  Zone da rinfoltire circoscritte: la DHI è particolarmente indicata per hairline, tempie, aree frontali e corone di piccole/medie dimensioni, oppure con diradamento diffuso con percentaule di capelli sani ancora presenti, e, sopratuttto dove la precisione è più importante della velocità. 
-  Zona donatrice con buona densità: occipitale centrale compatta e con follicoli robusti, che possano sostenere un innesto ad alta densità. 👉 Leggi anche: Cura della zona donatrice 
-  Capelli con spessore medio-fine: più facilmente manovrabili con aghi sottili del Choi Pen e in grado di offrire un effetto visivo naturale. 👉 Leggi anche: Capelli e genetica 
-  Alopecia stabile: la tecnica esprime al meglio i suoi vantaggi quando la caduta è sotto controllo, evitando di inseguire una perdita ancora in progressione rapida. 👉 Leggi anche: Terapie combinate 
-  Aspettative realistiche: pazienti consapevoli che la DHI privilegia qualità, naturalezza e densità selettiva piuttosto che la copertura massiva di aree estese. 👉 Per approfondire leggere anche: Ogni trapianto è diverso. 
Casi in cui valutare alternative:
-  Calvizie molto avanzata (Norwood V–VII): in questi casi la DHI può risultare poco efficiente a livello di copertura totale; è preferibile un approccio FUE o combinato. 
-  Zona donatrice povera o miniaturizzata: il rischio è di non ottenere la densità desiderata. 
-  Pazienti che richiedono mega-sessioni (>4500 UF): la DHI può richiedere tempi e risorse maggiori, riducendo l’efficienza complessiva. 👉 Leggi anche: Protocolli di sicurezza 
In sintesi: la DHI non è “per tutti”, ma per chi cerca risultati estremamente naturali in aree delicate. La valutazione preliminare con analisi tricologica, tricoscopia e simulazioni fotografiche consente di stabilire se il paziente possa trarre il massimo beneficio da questa metodica di microchirurgia di precisione.
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